Cresce il mercato delle strutture in legno!
A imprimere l’ultima e più recente spinta al settore ha contribuito, di certo, l’innalzamento della soglia di “allerta” contro il rischio sismico. Pericolo concreto che interessa, pur con gradi diversi, tutti i territori d’Italia. Se l’edilizia (residenziale e non) torna lentamente a crescere, il comparto delle costruzioni di legno si conferma uno dei settori maggiormente in salute e, come già nel 2015, occupa il 6-7% del mercato nazionale con circa 3mila fabbricati nuovi ogni anno. In aumento di pari passo, le aziende attive: le 225 fotografate dall’ultimo rapporto di Federlegno Arredo rappresentano circa il 60% del settore e fatturano 385 milioni.
«Un successo che dal Nord, via via si espande verso il Sud Italia e coinvolge soprattutto le zone costiere, le località turistiche e le isole – commenta Alessandro Lacedelli, consigliere di Assolegno e amministratore delegato della Rubner Objektbau, divisione dell’azienda dedicata ai grandi progetti in legno –. Fra i prodotti più richiesti dai clienti, gli edifici chiavi in mano o quantomeno in grezzo avanzato, che vedono il costruttore attivo in tutte le fasi di realizzazione dell’opera. Negli edifici pluripiano lo standard medio delle unità immobiliari è 60-80 metri quadrati, mentre per le ville mono e bifamiliari il taglio più utilizzato è intorno ai 150-160 metri quadrati».